Tra i due rami del lago di Como, dove le colline di Brianza lasciano il posto ai monti della Valassina, ha preso forma un nuovo modo di gestire gli approvvigionamenti alimentari e i rapporti della vita comunitaria. In realtà, la verà novità risiede in un ritorno alle origini, alle epoche storiche in cui ogni villaggio era autosufficiente e gli scambi erano fondati sul baratto.
Tra i Comuni di Asso e Valbrona 25 persone hanno deciso di professare un modo diverso d’intendere la vita, un ritorno ai ritmi della natura, come succede sempre più di frequente in ecovillaggi in Italia e in altri paesi europei.
Uniti sotto l’egida di un’associazione di promozione sociale, queste famiglie vivono dei prodotti dell’orto e della stalla, non utilizzano pesticidi, si scambiano all’esigenza ciò che serve. Non c’è ombra di contanti o bancomat, il principio è quello del “do ut des”.
Si chiama autosostentamento, si traduce in un’ economia virtuosa a chilometri zero. A farla da padrone, in questa dieta alimentare, sono uova e verdure, con innesti sporadici di carne e riso, e anche l’acqua è rigorosamente di fonte. Raramente serve fare la spesa, e si ha come l’impressione che denaro contante, grande distribuzione, frenesia e indici finanziari siano lontani anni luce. E pensare che Milano dista solo 60 Km.
Silenzio, pace, armonia con l’ambiente, duro lavoro. Per nove di queste persone la filosofia naturale è estesa anche alle abitazioni, vecchi casolari in pietra recuperati facendo uso di legno e terra cruda.
E voi, che ne pensate di questo revival bucolico?
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